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P-22: un puma in città e il progetto del cavalcavia

P-22. Puma americano in posa fotografica con lo staff del National Park

Qual è la prima cosa cui pensiamo quando si parla di Los Angeles? Forse i grattacieli, alti colossi che svettano nel cielo cittadino. O magari i viali su cui si affacciano slanciate palme dalla veste tropicale. E ancora Hollywood, la Walk of Fame. Tutte cose che fanno rima con le modernità di una città appariscente. Il risultato vistoso dell’opera umana e del suo lato più esibizionista. E allora che cosa ci fa un puma in una metropoli come questa? Battezzato P-22 il grande felino ha dato il via ad un’opera di architettura pubblica. Il cavalcavia più alto di LA.

P-22. Il felino tra città e natura

Da qualche anno ha fatto parlare di sé conquistandosi un posto fra le celebrità hollywoodiane. Fotografato più volte nel Griffith Park di Los Angeles, il puma pare aver scelto questo luogo come dimora. Fa strano pensare che un animale di questo tipo si sia avvicinato ad una città tanto distante dall’idea del suo habitat naturale. Ma forse andrebbe considerato che lo stesso uomo, con la sua avida voglia di dominare ovunque, ha sconfinato in un ambiente non suo. Quello animale. Andando così a disturbare, confondere e disorientare la fauna selvatica. L’aspetto insolito della cosa già basterebbe a spiegare il tanto parlare che si è fatto negli ultimi anni. Ma c’è di più.

P-22. Autostrada a dieci corsie di Los Angeles
Photo free – da Pixabay

La notorietà di P-22 è cresciuta a seguito dei suoi fortunati tentativi sulla Highway. La grande autostrada a dieci corsie che taglia al suo passaggio le riserve naturali della metropoli. L’arteria stradale si affaccia sulla fitta vegetazione tra i cui alberi vivono diverse specie. Non solo il grande felino ma anche coyote, gatti selvatici, cerviEsemplari interessati di tanto in tanto a raggiungere l’altro lato del loro bosco. “Una casa” nettamente spaccata dall’irruenza della pista asfaltata a servizio dell’uomo. Cosa fare dunque? Una soluzione necessitava proprio di essere trovata. Un aiuto dovuto nei confronti di questi vicini di casa.

Il progetto del cavalcavia

Alto 61 metri e largo 50, consentirà alla fauna locale di attraversare la temuta Higway. Un ponte il cui accesso sarà logicamente vietato ai mezzi di trasporto. Un progetto promosso dallo stesso P-22. Il felino infatti, nei suoi tentativi spaventati sulla grande autostrada, ha subito scosso l’opinione pubblica. Emblema di come l’uomo attraverso le sue costruzioni abbia messo a repentaglio la vita animale. La costruzione del cavalcavia necessita di un certo impegno economico. Ed ecco che il puma interviene a favore. Scelto come testimonial per la campagna di raccolta fondi, chiede un aiuto, un gesto di sensibilità. I lavori dovrebbero essere ultimati nel 2023. Ma cosa prevedono? Il progetto punta a realizzare un passaggio sopraelevato che sia il più possibile “naturale”. Alberi e arbusti riempiranno il cavalcavia con l’obiettivo di ricostruire un ambiente a portata di animale.

Puma P-22. Il puma di Los Angeles fotografato durante la notte
National Park Service from USA [Public domain]

E proprio in questo fine si riconosce appieno il pensiero di Clarck Stevens. Architetto a capo dell’opera che vuole, attraverso questo tunnel vegetale, restituire alla fauna la tranquillità rubata dalla grossa autostrada. Il tentativo di conciliare una convivenza che sia il più possibile armoniosa tra mondo animale e uomo. Intanto P-22 ce la mette tutta affinché il ponte veda la luce. La fama del puma è infatti cresciuta in tempio recenti tanto da raggiungere il grande schermo. Protagonista di un documentario proiettato nel 2017 dal titolo eloquente. “The cat that changed America”. Grazie al radiocollare che indossa è possibile monitorare i movimenti del felino che nel frattempo è divenuto celebre anche sui social. Strategie che hanno portato il grande pubblico ad avvicinarsi sempre più a questa causa. Favorendo il consolidamento di un vero e proprio legame affettivo con il “gatto d’America”.

P-22: un puma in città e il progetto del cavalcavia ultima modifica: 2019-10-18T09:00:48-04:00 da Sabrina Cernuschi

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