Los Angeles 1984, un sogno che resta! L’Italia partecipò alle XXIII Olimpiadi del 1984 di Los Angeles, con una delegazione di 289 atleti.
Sono passati tanti anni ma il ricordo della bella prova dei nostri “campioni” non è andato affatto perduto. I Giochi della XXIII Olimpiade, in inglese “Games of the XXIII Olympiad”, sono stati disputati nella “città degli angeli”, con un’atmosfera” irripetibile.
Los Angeles 1984
Los Angeles 1984 resta come un momento magico per lo sport italiano. Caratteristica di quell’edizione, fu il boicottaggio, quattro anni dopo quello americano a Mosca 1980 dei paesi del Blocco sovietico. All’epoca non era ancora caduto il muro di Berlino e l’URSS era ancora ben salda. Solo la Romania, facente parte del blocco, partecipò regolarmente a tutte le competizioni.
La Romania ricevette una caldissima accoglienza, fece incetta di titoli, infatti, vinse in quest’olimpiade cinquantatré medaglie; di cui venti ori, andando al secondo posto nel medagliere dopo gli USA. Parteciparono 6829 atleti in rappresentanza di 140 paesi. La “stella” dei Giochi fu Carl Lewis, detto il figlio del vento, che emulò Jesse Owens. Vinse quattro ori nell’atletica (100, 200, lungo e staffetta 4×100). La Cina invece mancava dal 1948, e si distinse con un bottino di trentadue medaglie, di cui quindici ori, ma con l’ombra del sospetto doping.
Sara Simeoni a Los Angeles 1984
Ai giochi olimpici di Los Angeles parteciparono anche i paesi socialisti di quella che allora era la Jugoslavia, che ospitò le Olimpiadi invernali. L’Italia fece un’ottima figura, con Sara Simeoni, ad esempio, giunta alla quarta finale olimpica di salto in alto. La nostra “atleta volante”, si classificò seconda, superando la più che rispettabile misura di due metri.
Anche Alberto Cova è rimasto nella leggenda, conquistando i 10000 metri piani, una delle gare più rappresentative. A Los Angeles l’atleta azzurro riconfermò la superiorità sugli avversari già precedentemente dimostrata agli Europei di Atene dell’82 e ai Mondiali di Helsinki dell’anno prima. Ricordiamo anche Alessandro Andrei, che lanciò il peso, ottenendo la misura di 21,26 m. Come non ricordare poi la mezzofondista veneta Gabriella Dorio. La Dorio arrivò quarta negli 800 m e prima nei 1500 m.L’Italia, affamata di medaglie, conquistò altri 3 bronzi nella regina degli sport.
Gabriella Dorio
Notevole inoltre il successo della scherma azzurra, che tornò proprio a Los Angeles ai sui suoi abituali livelli dopo la flessione di Mosca. Sul podio del fioretto maschile salirono Mauro Numa, primo e Stefano Cerioni giunto terzo. Gli stessi Numa e Cerioni, insieme ad Andrea Borella, Andrea Cipressa e Angelo Scuri, si aggiudicano anche il fioretto a squadre.
Oro anche per la squadra di sciabola, formata da Marco Marin, argento nell’individuale, Gianfranco Dalla Barba, Giovanni Scalzo, Ferdinando Meglio e Angelo Arcidiacono; un vero trionfo! Nel pentathlon poi, oro di Daniele Masala e il terzo posto di Carlo Massullo nell’individuale; vittoria schiacciante nella prova a squadre, con Masala, Massullo e Pierpaolo Cristofori. Nel tiro a volo Luciano Giovannetti vince il secondo oro consecutivo nella fossa olimpica. Edith Guffler è argento nella carabina, e Luca Scribani Rossi bronzo nello skeet. Nella lotta greco-romana Vincenzo Maenza vince l’oro nei minimosca, battendo Markus Scherer.
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