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Sammy Basso e il viaggio sulla Route 66, da Chicago a Los Angeles che l’ha fatto conoscere al mondo

Sammy Basso - Sammy dopo la laurea

Sammy Basso nasce a Schio nel 1995 e a due anni gli diagnosticano la Progeria di Hutchinson-Gilford. Si tratta di una malattia genetica rarissima che colpisce una persona ogni 8 milioni di nati.

Sammy Basso

La malattia ha un’incidenza nel mondo di una persona ogni 20 milioni. Qualcun altro forse si sarebbe arreso ad una sindrome così rara e complessa, ma non Sammy. Ogni giorno fa quello che riesce a fare e tradotto significa essere uno scienziato che fa ricerca e molto altro ancora. Sammy, assieme ai suoi genitori ha fondato l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso, della quale è testimone dall’età di dieci anni.

SAmmy Basso - Con Maurizio Costanzo in foto

Sono tantissime le cose, le esperienze e i traguardi raggiunti da Sammy, che non si pone limiti. Ha ben due lauree e nel 2007 è entrato a far parte del primo gruppo di studio del clinical trial con Lonafarnib della PRF (Progeria Research Foundation). E’ apparso spesso in TV, lasciandosi intervistare riguardo l’attività dell’associazione e la sua malattia. Il grande salto però c’è stato, dopo il docu-film National Geographic intitolato “Il Viaggio di Sammy”.

Associazione Italiana Progeria Sammy Basso

Due libri editi che sono mattoni importati non per l’oggi, ma per il domani che verrà. Inoltre, vivere il suo viaggio lungo la Route 66, negli USA, da Chicago a Los Angeles, con i genitori ed uno dei suoi migliori amici, Riccardo è stato qualcosa di epico. Dai grattacieli, alla comunità amish, fno a  Las Vegas. E poi ancora Hollywood. Sammy è riuscito a incontrare i suoi miti: James Cameron, il regista di Avatar, e Matt Groening, l’inventore dei Simpson.

Sammy BAsso -Con Jovanotti in foto

Inoltre ha potuto effettuare il lancio d’inizio nella partita di baseball dei Saint Louis Cardinals contro i Milwaukee Brewers. E’ riuscito a cantare in una messa gospel e ha visitato da vicino le delle rocce della foresta pietrificata. Ma Sammy non si ferma mai. Nel 2018 si è laureato all’Università in Scienze Naturali, con una tesi volta a dimostrare la possibilità di curare la Progeria tramite ingegneria genetica.

Sammy Basso Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana

Dopo essersi sottoposto, nel 2019, ad un intervento molto rischioso per la sostituzione della valvola aortica (prima volta in un paziente con Progeria), è stato nominato, con motu proprio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2021 si specializza in Molecular Biology laureandosi all’Università degli Studi di Padova con una tesi volta a chiarire la correlazione tra Progeria ed infiammazione. 

sammy basso - Con Gli Atleti in foto

Sammy, anzi il dott Basso lavora in stretto contatto con la PRF ricoprendo anche il ruolo di International Ambassador. E’ come sa Sammy si fosse reso conto da ragazzino che per la sua sindrome non c’erano cure e poco interesse. Forse per questo diventare scienziato e “curarsi da solo” e aiutare altri come lui, è stata la via naturale da scegliere. In un’intervista ha raccontato d’aver ricevuto anche un nome navajo: Chaànaàgahiì, che vuol dire “Uomo che ha ancora tanta strada da fare”.

Coast to coast Route 66

“Ogni occasione per essere felici dovrebbe essere accolta con tutto l’entusiasmo che abbiamo in corpo”, perché noi tutti, come Sammy, non abbiamo tempo da perdere”. Sammy però è molto altro, poiché dopo essersi laureato, per la magistrale si è occupato di Biologia molecolare, laureandosi con una tesi di ricerca sulla progeria correlata all’infiammazione. Basso è anche consulente scientifico per “The Progeria Research Foundation”, l’associazione americana per la ricerca e il trattamento di pazienti affetti da progeria. Sammy è un ricercatore e lavora da casa svolgendo l’attività di ricerca ed è attivo, intervenendo in convegni medici portando la sua esperienza come scienziato. Non solo scienza in laboratorio però, ma anche il rapporto con i pazienti.

The Progeria Research Foundation

Basso sa bene che tutto ciò che riesce a fare, serve e servirà per persone affette da progeria, che arrivano anche da tanti paesi, dove non esiste nessun tipo di assistenza. Oltre all’associazione italiana e quella statunitense, ne esistono un’altra in Spagna e una in Olanda, che però non si occupa di ricerca. Forse ancora non siamo in grado di calibrare, il valore a lungo termine del grandissimo lavoro che compie Sammy Basso.

Sammy Basso e il viaggio sulla Route 66, da Chicago a Los Angeles che l’ha fatto conoscere al mondo ultima modifica: 2024-01-10T10:06:33-05:00 da simona aiuti

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