L’Atleta Vittorioso di Lisippo torna a Fano. Non accadrà immediatamente e forse ci sarà qualche borbottio, ma il fatto che dagli Stati Uniti negli ultimi anni, si stia restituendo così tante opere d’arte è un’ottima cosa. La statua che costò all’epoca quattro milioni di dollari deve rientrare in Italia.
L’atleta Vittorioso di Lisippo torna a Fano
Tutte le opere che sono entrate nel mercato d’arte in modo poco lecito e che hanno fatto delle “giravolte” poco chiare, navigando per mercati non trasparenti, stanno “tornando All’ovile”. E va comunque un plauso agli U.S.A. che si stanno dimostrando molto collaborativi. Del resto la Corte Europea di Strasburgo ha stabilito chiaramente che l’Italia ha il diritto di riavere l’Atleta Vittorioso di Lisippo. L’opera si trova nel museo Getty da molti anni, che in tempi non recenti, ha acquisito diverse opere in modo un po’ “spericolato”.
Molto si è disquisito su questa bellissima statua bronzea, conosciuta negli Stati Uniti anche come Victorious Youth (Giovane vittorioso). Si tratta di un’opera bellissima, elegante, datata tra il IV e il II secolo a.C., attribuita, su base esclusivamente stilistica, allo scultore greco Lisippo o a un suo allievo. Questo prezioso reperto riemerse durante una pesca al largo di Fano.
Opere italiane rubate al Louvre
Erano gli anni ’60 del ‘900 e l’opera rimase impigliata nelle reti di un peschereccio. In modo abbastanza rocambolesco, alla fine degli anni ‘70 l’acquisì il prestigioso Getty Museum di Malibù. Si è molto discusso da quell’epoca e negli ultimi anni, la città di Fano ne ha reclamato la proprietà. Al riguardo, una copia già campeggia davanti all’Adriatico.
Emessa la sentenza, non resta che impacchettare la statua. Al riguardo, oggi c’è la tendenza a restituire opere acquisite in modo illecito e molte nazioni lo stanno facendo, tranne la Francia, pecora nera che si ostina a trattenere solo al Louvre circa 248 opere d’arte italiane rubate in epoca Napoleonica. Tornando i giorni nostri, l’Italia ha agito nei confronti del Getty Museum di Malibu per ottenere la restituzione della statua a buon diritto. Lo ha fatto senza violare la Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo.
Traffico illegale di reperti archeologici
La controversia sul reperto è andata a vanti per molto tempo, poiché sarebbe entrato illegalmente al Getty Museum. L’acquistò J. Paul Getty Trust e si trova ancora lì. Le autorità italiane hanno agito allo scopo di recuperare un patrimonio culturale esportato illegalmente. La Corte ha posto l’accento sulla “negligenza” o la “malafede” del Getty Trust, che ha acquistato la statua.
Lo ha fatto pur essendo a conoscenza delle pretese dello Stato italiano e dei suoi sforzi per recuperare la statua di bronzo. Pertanto, il provvedimento di confisca è “proporzionato allo scopo di garantire la restituzione di un oggetto che fa parte del patrimonio culturale italiano”. Lo ha stabilito all’unanimità la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, nella sentenza relativa alla causa intentata dal J. Paul Getty Trust nei confronti dello Stato italiano.
J. Paul Getty – L’atleta Vittorioso di Lisippo torna a Fano
Quindi per la Corte Europea di Strasburgo l’Atleta Vittorioso di Lisippo deve tornare in Italia. Finalmente il contenzioso legale con il museo Getty è giunto alla fine. Non è trascurabile che la Corte ha emesso una sentenza che riconosce in modo inequivocabile i diritti dello Stato italiano sull’opera.
