Imponenti, solidi e maestosi riempiono la scena di molte città. Alti, anzi altissimi, con le loro numerose vetrate solleticano “la pancia del cielo”. Agli esordi costituirono senz’altro una novità da osservare a bocca aperta. Ma anche la capacità dell’uomo di spingersi sempre oltre confine. Sono i grattacieli. Oggi rappresentano un’abitudine architettonica e visiva presente quasi in ogni dove. Eppure non smettono di sorprenderci. È questo il caso dell’ US Bank Tower di Los Angeles. Scopriamo insieme il perché.
Alle origini
Iniziato nel 1987, su progetto dell’architetto Henry Cobb, la sua costruzione fu piuttosto rapida. Nell’arco di solo un paio d’anni l’edificio fu completato. Nasceva non già l’US Bank Tower bensì la Library Tower. Il primo nome dell’attuale grattacielo va contestualizzato proprio nel periodo della sua nascita. A metà anni Ottanta infatti due disastrosi incendi danneggiarono porzioni della città di Los Angeles. Così per restituire nuova vita all’area offesa si decise di erigere la Los Angeles Central Library. Tra le nuove architetture della zona trovava spazio proprio lo speciale grattacielo costato 350 milioni di dollari. Una piccola somma se si pensa che l’intera area costò ben un miliardo.
Ancora oggi risulta il secondo grattacielo più alto della California nonché l’undicesimo degli Stati Uniti. Con i suoi 72 piani disposti in una struttura di forma cilindrica, è dotato anche di un piccolo eliporto. Nel 2003 l’edificio fu acquistato dal gruppo finanziario US Bancorp e pertanto ribattezzato con il nome attuale. Ma la storia del grattacielo prosegue. In tempi più recenti un nuovo passaggio di proprietà darà alla costruzione quel tocco in più che oggi lo rende tanto peculiare quanto “giocoso”.
US Bank Tower oggi
Nel 2014 l’US Bank Tower “passa nelle mani” della Overseas Union Enterprise Ltd. Ed è proprio in questo momento che un’importante aggiunta rinforza il carattere della struttura. Quel dettaglio che oggi incuriosisce, diverte e permette, a chi lo desidera, di vivere un’esperienza davvero travolgente! In realtà non è stato uno solo l’intervento applicato. Tra le modifiche figurano un osservatorio, meglio conosciuto come OUE Skyspace, ma anche un ristorante collocato “solamente” al settantunesimo piano! Sicuramente un luogo dove consumare un pasto a dir poco panoramico.
Ma c’è di più. Infatti a suscitare “l’effetto wow” è indubbiamente lo Skyslide. Uno scivolo trasparente di 13 metri che permette agli avventori più audaci di percorrere un viaggio sino alla terrazza inferiore. Basta sedersi su un dei tappetini forniti dalla struttura, seguire le semplici indicazioni del personale e il gioco è fatto! All’interno dello scivolo, interamente chiuso da pareti trasparenti, si potrà unire il piacere della discesa alla visione a 360 gradi su tutta la città! Che dire, forse il “tappeto volante” esiste e Los Angeles di certo non se l’è fatto mancare!
Il grattacielo che interagisce con la città
L’US Bank Tower è sicuramente tra le architetture più riconoscibili di Los Angeles. Protagonista delle fotografie di turisti tanto quanto delle pellicole cinematografiche e televisive. Ai dettagli attrattivi che più interessano il pubblico di visitatori si aggiunge la capacità dell’edificio di empatizzare con la città! Specie in occasione a specifici eventi. Sportivi, religiosi e amorosi! Così durante il periodo natalizio la corona in vetro che troneggia in cima al grattacielo si colora di rosso e verde grazie ad un sistema di luci. Ugualmente accade nel giorno di San Valentino, la festa degli innamorati. Vestita di un rosso dai toni accesi l’estremità della struttura irradia amore per tutta la metropoli.
Che dire poi degli eventi sportivi? Porpora e oro per la squadra di pallacanestro Los Angeles Lakers e ancora illuminazione blu e bianca per il baseball della Los Angeles Dodgers. Molto più di un semplice grattacielo: tra viste panoramiche, pasti ad alta quota, scivolate in terrazza e illuminazioni ad hoc. L’US Bank Tower è sicuramente un edificio interattivo che diverte, stupisce e dialoga con la città.