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The last bookstore: labirinti di carta a Los Angeles

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Un intreccio di percorsi insoliti. La replica di moduli uguali a se stessi. Il senso di disorientamento. Qualcuno ne è rimasto intrappolato, altri ne sono abilmente usciti. Sono i labirinti, quelli in cui cercare nuove vie, quelli in cui perdersi. Ma c’è un altro luogo in cui possiamo percorrere storie. È il mondo dei libri. E allora perché non unire in un solo contesto due elementi tanto attrattivi? Ci ha pensato Los Angeles con The last bookstore.

The last bookstore: un’idea geniale

Tanto i libri quanto i labirinti affascinano l’uomo sin dai tempi più remoti. Una seduzione istintiva, ben compresa dalla città di Los Angeles. Certo forse quello che è nato resta pur sempre un luogo di nicchia. Capace di destare il più vivo interesse negli amanti del genere. Ma la scelta di fondere il labirinto al libro è stata di certo una trovata geniale. Non solo per l’impatto visivo che si prova mettendo piede a The last bookstore. Ma anche per l’aspetto più filosofico della cosa. Nata nel 2005 per iniziativa di Josh Spencer, quale libreria indipendente, The last bookstore ha fatto diversi progressi nel tempo. Originariamente collocata in un loft losangelino, nel 2009 si decide di “trovarle una nuova casa”.

The Last Bookstore. La libreria di Los Angeles dentro il caveau di una ex banca
https://www.flickr.com/photos/skunks/8443174938

L’alloggio prescelto sarà, ed è tutt’oggi, il caveau di una ex banca cittadina. La nuova ubicazione, al 453 di South Spring Street, consente un’importante espansione. Tale da trasformarla nella libreria labirinto più grande della California. Nei suoi 2000 metri quadri ospita un’infinità di volumi tra nuovi e usati. Non solo libri ma anche dischi in vinile che danno un tocco vintage al luogo. E di certo in un locale dove si respira il profumo della carta, non possono mancare eventi culturali. Molte infatti le iniziative che periodicamente animano The last bookstore. Raggruppando bibliofili e curiosi negli spazi del rinnovato caveau. Ma perché definirla una “libreria labirinto”?

Un tesoro insolito

Ciò che rende suggestiva la libreria è certamente l’esposizione dei suoi prodotti. Non le solite cataste di volumi bensì una disposizione dinamica degli stessi. Qualcosa capace di solleticare i sensi anche di chi non nutre particolare interesse per la lettura. Sono molti infatti i visitatori che si recano qui per ammirare la mera architettura libraria. La preferita dai più è la zona dei tunnel di carta. Archi di libri, sinuose pareti, finestre che si aprono tra i volumi come in uno scenario magico.

The Last Bookstore. Archi di libri negli interni della libreria labirinto di Los Angeles
https://www.flickr.com/photos/omaromar/8356207666

La fantasia, la creatività, forse anche la follia sono protagonisti di questo spazio. Aspetti che si sposano appieno con la personalità di Josh Spencer, fondatore di The last bookstore. Un uomo che molti avevano giudicato “pazzo” per aver deciso di investire in un settore dato per morto. Quello dell’editoria. In una città come Los Angeles poi, dove il digitale e la tecnologia corrono ai ritmi vertiginosi della modernità. Questo progetto doveva sembrare proprio cosa folle.

The Last Bookstore. Finestra tonda di libri presso la libreria labirinto di LA
https://www.flickr.com/photos/shinyasuzuki/44494659714

Consapevole delle critiche ma fermo nel suo obbiettivo Spencer scelse un nomignolo ironico per la sua iniziativa. The last bookstore, l’ultima libreria. Un appellativo che risolse scherzosamente i tanti pareri contrari. Certo l’operazione non fu facile. Non solo perché il mondo librario, ad oggi, è un settore difficile. Uno sfortunato episodio incrociò la vita dello stesso Spencer che a causa di un incidente finì paralizzato. Eppure Josh non abbandonò mai la sua idea. Nasce così un labirinto di opere antiche, di libri, di oggetti d’arte. Un luogo permeato di sapere, di passato e del coraggio di chi crede nei sogni.

The last bookstore: labirinti di carta a Los Angeles ultima modifica: 2019-10-04T09:00:26-04:00 da Sabrina Cernuschi

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