Una lunga barba bianca, un abito rosso e un sacco colmo di doni. Una semplice descrizione, fatta di pochi dettagli, che non lascia alcun dubbio. Il personaggio più atteso dai bambini che, per tempo, si apprestano a indirizzargli letterine. E come ogni anno, è quasi giunto il suo momento. A bordo di una slitta trainata da renne sta per arrivare Santa Claus. Una figura simpatica e generosa diffusa in tutto il mondo occidentale. Con quelle caratteristiche che lo rendono immediatamente riconoscibile, lega fra loro numerosi paesi. Dall’Italia all’Europa fino all’America.
Santa Claus: tradizioni in trasferta
Anche tutto ciò che non è tangibile viaggia: credenze, usanze, leggende. Ma come fanno queste “cose senza un corpo” a migrare qua e là? Se le portano le parole, quelle che navigano attraverso gli uomini. A volte più orali che scritte. Popoli che nei secoli passati hanno conquistato. Genti che si spostano verso nuove terre. Vere e proprie contaminazioni culturali che finiscono con il farci perdere in “strani giri”. Se immaginassimo una cartina geografica degli itinerari percorsi dai tanti prodotti della Storia, chissà cosa ne uscirebbe! E questo è incredibilmente vero anche per il tanto amato Babbo Natale. Come sempre i nomi celano significati. E in effetti il Santa Claus americano ha molto in comune con San Nicola. Originario di Myra, nella Turchia del III secolo, Nicola fu tenace sostenitore e promotore del primo Cristianesimo. Amato dal popolo venne eletto vescovo.
Dipinto come uomo retto e ortodosso ma al contempo magnanimo e caritatevole. Il suo culto diffuse verso il bacino Mediterraneo e in particolare nelle zone del Sud Italia. Non è un caso se la città di Bari l’ha scelto quale patrono. Da qui la sua figura leggendaria iniziò a “girare il mondo occidentale”. Ma cosa c’entra tutto questo con Santa Claus? La tradizione ci racconta che Nicola vescovo fosse solito aiutare i più bisognosi. Tra questi anche i bambini ai quali veniva portata la parola del Signore attraverso visite pastorali. Diversi parroci, vestiti di un mantello rosso, andavano di casa in casa consegnando un messaggio di speranza e anche qualche dono. Dunque un abito cremisi e un sacco per il trasporto di regali, così come voluto da San Nicola. Ci ricorda forse qualcosa?
Prepararsi al suo arrivo
Ma c’è di più. La stessa iconografia di San Nicola ce lo propone in abito rosso, con il classico cappello da vescovo e il bastone pastorale. Esattamente come accade ancora oggi per alcune rappresentazioni di Babbo Natale. Allo stesso Santa Claus è associato anche un sacco colmo di doni. Segno dei numerosi atti di generosità compiuti in vita, non solo nei riguardi dei più piccoli. I miracoli e i racconti circa le sue inclinazioni benevole sono molti. E così ecco iniziare il pellegrinaggio della sua storia. I tanti confini valicati hanno portato alle aggiunte proprie delle culture di certi luoghi. Ma anche preservare quei caratteri comuni che lo rendono riconoscibile ovunque. Quel San Nicola che nei Paesi del Nord Europa diventa Sankt Nikolaus, approda poi nelle terre statunitensi nella variante di Santa Claus. E se questo è l’itinerario compiuto nel tempo e nello spazio da una figura che ormai è leggenda, occorre non farsi trovare impreparati!
Passeggiando da Nord a Sud negli States, si viene allietati dal suono delle classiche canzoni natalizie. Da Michael Bublè a Mariah Carey con il suo “All I want for Christmas is you”. Le città sono vestite a festa e così è anche per le case. Santa Claus arriverà dal camino e se un camino non c’è troverà certamente un altro sistema! Nella sua fabbrica di giocattoli accoglie le richieste di tutti i bambini. E poi via, pronto a dispensare regali di ogni sorta. Se ne va a bordo della sua slitta trainata da renne, così come vuole la tradizione avviata dalla poesia statunitense “Night before Christmas”. Se lo meriterà un grazie questo simpatico vecchietto? Pare proprio di sì! Il suo lavoro è ricompensato dalle offerte golose che le famiglie predispongono in vista del suo arrivo. Latte e biscotti non possono mai mancare in una casa di Los Angeles così come nel resto degli USA. Dire grazie è sempre importante. E forse è anche un astuto modo per propiziarsi le simpatie di Santa Claus!
